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Milano Latin Festival

Il 16 luglio il Milano Latin Festival dedica la giornata all’Anno Internazionale delle Lingue Indigene e a tutti coloro che lottano per difendere la propria identità. Si terrà la Conferenza Magistrale “La visione dei vinti della Conquista del Messico” nell’anno del V Centenario dell’arrivo di Hernàn Cortés, a cura del Professore Antonio Aimi dell’Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze del Linguaggio e Letterature Straniere Comparate. Antonio Aimi è un americanista che lavora all’interpretazione delle fonti delle culture precolombiane nell’area di inter-sezione di diverse discipline (l’antropologia, la storia, la storia della letteratura, l’estetica). Dopo una prima ricerca di etno-medicina in Perù, ha studiato i reperti amerindiani delle collezioni eclettiche del XVI-XVII secolo, ha avuto la curatela di mostre etnografiche e archeologiche, ha studiato il linguaggio figurato delle sculture delle culture protoclassiche del Messico occidentale e i problemi posti recentemente in Europa dal ripensamento dei musei di etnografia e di arte. Relatori invitati alla Conferenza: Eva Chuquimia Mamani, Console Generale dello Stato Plurinazionale della Bolivia a Milano, illustrerà il programma che stanno portando avanti i governi per proteggere i diritti delle popolazioni indigene. Angel Polivio Gualán Gualàn, Viceconsole del Consolato General dell’Ecuador a Milano, parlerà dell’Importanza delle lingue indigene per lo sviluppo, la pace e la riconciliazione. La Dott.ssa Maria Luisa Corno, esperta di storia del Guatemala, terrà una conferenza su “Le 22 lingue maya del Guatemala: origini, diversità e prospettive”.

Il Milano Latin Festival nasce nel 2015 ad Assago, alle porte di Milano, come erede diretto di un Festival dedicato all’America Latina che, senza alcuna interruzione, con l’edizione 2019 compie il 28° anno di attività, confermandosi come una delle manifestazioni culturali più importanti e significative in Europa, all’interno della quale vengono rappresentati 15 Paesi nelle loro espressioni musicali, culturali, gastronomiche, artigianali e turistiche. Dal 13 giugno al 17 agosto 2019 Assago diventa il centro del mondo latino in Italia e il Milano Latin Festival quest’anno sarà dedicato all’ Anno Internazionale delle Lingue Indigene, con particolare attenzione alla cultura che tali idiomi hanno rappresentato e continuano a rappresentare per milioni di persone. Si parte il 13 giugno con la grande Festa d’Inaugurazione in vista delle celebrazioni previste per l’International Year of Indigenous Language, per contribuire a promuovere e proteggere le lingue indigene e migliorare la vita di coloro che le parlano. Milano Latin Festival, in sinergia con il Festival Lo Spirito del Pianeta, dedica la serata inaugurale a tutti coloro che lottano per difendere la propria identità, con l’eccezionale presenza di diversi gruppi, provenienti da svariati paesi dell’America Latina: gli Indios Yawalapiti del Brasile, condotti dal loro rappresentante Anuiá Amarü, ci mostreranno rituali dedicati allo spirito dei mama’e, con cui eseguirà una sorta di terapia musicale basata sulla relazione di ogni danzatore con lo spirito che rappresenta. Indios Shuar dell’Ecuador: essi si autodefiniscono Nijínmanya Shiwiár (ossia Shuar) nella lingua Shuar, che veniva pronunciato Shiva o Shiua e significa popolo; vengono chiamati anche difensori della natura.Il popolo Shuar è riuscito a resistere al dominio dell’impero Inca e al dominio spagnolo. Attualmente si trovano a lottare, contro l’occidentalizzazione e l’espansione delle multinazionali, per il proprio territorio e le proprie credenze. Gli Aztechi del Messico, un gruppo costituito nel 1999 per rappresentare l’antica cultura azteca nel mondo, si esibisce con danze rituali, musiche evocatrici, costumi splendenti che risalgono all’età d’oro del Messico, prima della scoperta dell’America e della sanguinosa conquista spagnola che ha distrutto un immenso sapere. Le danze che il gruppo propone, ispirate all’acqua, al fuoco, alla terra e all’aria, sono rappresentate con musiche eseguite su antichi strumenti che riproducono i suoni delle foreste e le voci copiano i versi degli animali. I Mapuche del Cile, etnia variegata composta da numerosi gruppi che condividono tra loro una stessa struttura sociale, religiosa ed economica, così come una eredità linguistica comune; la loro influenza si estende tra il fiume Aconcagua e la pampa Argentina e resistettero con successo a molti tentativi dell’Impero Inca tesi ad assoggettarli. Il gruppo Cores da Bahia del Brasile, un’onda emozionale, interpretata da artisti circensi e da ballerine, che si preparano a Bahia nello “spazio” ricavato dalla Pousada Wiktoria. “Un gruppo di Indios della foresta hanno un importante compito: salvare la maggior foresta del pianeta. Lei non aspetta… ed il Suo destino è nelle mani del loro sapere! Le entità mistiche li aiuteranno e ne saranno la guida. Il loro compito sarà difficile… perché ognuno ha un proprio “interesse”. Ma… ben presto, si accorgeranno che tutti vogliono la stessa cosa: Preservarla. Dimostreranno di essere uniti lasciando di lato l’avidità perché la foresta è sopra di tutto!”

 

On July 16, the Milan Latin Festival dedicates the day to the International Year of Indigenous Languages and to all those who struggle to defend their identity. The Magistral Conference “The vision of the losers of the Conquest of Mexico” will be held in the year of the fifth centenary of the arrival of Hernàn Cortés, by Professor Antonio Aimi of the University of Milan, Department of Language Sciences and Comparative Foreign Literatures. Antonio Aimi is an Americanist who works on the interpretation of the sources of pre-Columbian cultures in the area of intersection of different disciplines (anthropology, history, history of literature, aesthetics). After a first ethno-medicine research in Peru, he studied the American Indian finds of the eclectic collections of the XVI-XVII century, he had the curatorship of ethnographic and archaeological exhibitions, he studied the figurative language of the sculptures of the protoclassical cultures of western Mexico and the problems recently posed in Europe by the rethinking of the ethnography and art museums. Speakers invited to the Conference: Eva Chuquimia Mamani, Consul General of the Plurinational State of Bolivia in Milan, will illustrate the program that governments are carrying out to protect the rights of indigenous peoples. Angel Polivio Gualán Gualàn, Deputy Consul of the Consulate General of Ecuador in Milan, will talk about the Importance of indigenous languages for development, peace and reconciliation. Dr. Maria Luisa Corno, an expert in Guatemalan history, will give a lecture on “The 22 Mayan languages of Guatemala: origins, diversity and perspectives”.

Milano Latin Festival was born in 2015 in Assago, just outside Milan, as the direct heir to a Festival dedicated to Latin America that, without any interruption, with the 2019 edition celebrates its 28th year of activity, confirming itself as one of the most important and significant cultural events in Europe, in which 15 countries are represented in their musical, cultural, gastronomic, artisan and tourist expressions. From 13 June to 17 August 2019 Assago becomes the centre of the Latin world in Italy and this year Milano Latin Festival will be dedicated to the International Year of Indigenous Languages, with particular attention to the culture that these idioms have represented and continue to represent for millions of people. It starts on 13 June with the Great Inauguration Party in view of the celebrations scheduled for the International Year of Indigenous Language, to help promote and protect indigenous languages and improve the lives of those who speak them. Milano Latin Festival, in synergy with Lo Spirito del Pianeta Festival, dedicates the opening night to all those who fight to defend their identity, with the exceptional presence of different groups, from different countries of Latin America: the Yawalapiti Indians of Brazil, led by their representative Anuiá Amarü, will show rituals dedicated to the spirit of mama’e, with which will perform a kind of musical therapy based on the relationship of each dancer with the spirit he represents. Shuar Indians of Ecuador: they call themselves Nijínmanya Shiwiár (i.e. Shuar) in the Shuar language, which was pronounced Shiva or Shiua and means people; they are also called defenders of nature; the Shuar people have managed to resist the domination of the Inca empire and Spanish rule. They are currently struggling against the westernisation and expansion of the multinationals for their territory and their beliefs. The Aztecs of Mexico, a group formed in 1999 to represent the ancient Aztec culture in the world, performs with ritual dances, evocative music, shining costumes that date back to the golden age of Mexico, before the discovery of America and the bloody Spanish conquest, that destroyed an immense knowledge. The dances that the group proposes, inspired by water, fire, earth and air, are represented with music performed on ancient instruments that reproduce the sounds of forests and voices copy the verses of animals. The Mapuche of Chile, a variegated ethnic group composed of many groups that share the same social, religious and economic structure, as well as a common linguistic heritage; their influence extends between the river Aconcagua and the Argentine pampas and they successfully resisted many attempts of the Inca Empire to subjugate them. The group Cores da Bahia from Brazil, an emotional wave, interpreted by circus artists and dancers, who are preparing to Bahia in the space derived from the Pousada Wiktoria. “A group of forest Indians have an important task: to save the largest forest on the planet. You don’t wait… and your destiny is in the hands of their knowledge! Mystical entities will help and guide them. Their task will be difficult… because everyone has their own “interest”. But… Soon, they will realize that everyone wants the same thing: Preserve it. They will show that they are united, leaving greed to one side because the forest is above all else!