document-fr | hinterland dei dialetti europei nella preistoria (Lombardia-A10) ivi compresi Villanoviani e Lumbard
Nella teoria indoeuropeana l’archeologia ha ormai dimostrato inesistenti le migrazioni bibliche dei pastori presunti guerrieri (kurgan) arrivati dalle steppe armi alla mano ed inventati di sana pianta per sostenere la Data clericale della “creazione” fissata al 23 ottobre dell’anno 4004 Avanti Era Volgare Avanti Cesare (AEVAC) e del tutto insostenibile. Anche volendo conservare il dogma delle lingue indoeuropoidi, appare sempre più evidente il cosidetto “sostrato” cioè il relitto delle lingue più antiche intravisto attraverso la struttura delle moderne parlate europee, classificando così anche le lingue non-indoeuropoidi ovvero pre-indoeuropee, vale a dire le tracce o i relitti di lingue nella preistoria più antica, sia pure successivamente indoeuropeizzate. Di quelle non-indoeurpee la nostra mappa indica le più antiche e cioè (1) i dialetti villanoviani, di cui gli Etruschi o Umbri ne diverranno l’elite (2) i dialetti liguri, dalla costa della Toscania fino a Gibilterra (3) i dialetti baschi, tra i Pirenei e l’Atlantico fino a Bordeu (oggi Bordeaux) coi quali era costituita la organizzazione funzionale preistorica di Chassey-Lagozza-Cortaillod (CLC) attraverso Alpi e Pirenei fino alla Dalmazia. Altre lingue pre-indoeuropee sono i dialetti di Corsica e Sardinia (4) con quelli di Tessaglia (5) quelli di Creta e di Lemnos (6) quelli di Lycia e Lidia (7) mentre le lingue pre-indoeuropee in Irlandia (8) ed in Danimarca e Scania (9) non sono indicate nella mappa di Erodoto perchè a quell’epoca le zone inesplorate a nord del Danubio e del Rodano erano raggruppate col nome di “celti” alla rinfusa. Nella stessa mappa si noti che i Liguri sono denominati Ligyes (pronuncia Ligues in greco) che nella preistoria stavano sulla costa dallo stretto sull’oceano Atlantico fino alla Loira, fino a Genova e fino all’isola d’Elba, difatti alcuni autori chiamavano “ligure” la maga Circe, anche se abitava molto più a sud. Attualmente, le lingue originali del hinterland di Alpi e Altaitalia vengono classificate indoeuropee ed associate di volta in volta a quelle iberiche o a quelle galliche oppure a quelle italiche (lo abbiamo visto nella nostra tabella verticale) ma l’assenza di declinazioni e la presenza di alcune parole che non sono di certo indoeuropee consente di classificarle a modo proprio: già ora, alcuni studiosi (non italiani) evitano la denominazione di “lingue indoeuropee” ed usano quella di “lingue medie europee” per quei dialetti che non rientrano facilmente nelle vecchie denominazioni, e prima o poi avverrà la stessa cosa anche per la lingua lombarda, quella ligure, provenzale, savoiarda, istriana, toscana etc.
(this cover) Lumbard portrait: paysans in a photograph by Ermanno Olmi (1978)